02 FEBBRAIO
SAN ZENONE AL LAMBRO (MI)
PRESENZA ALLE INIZIATIZE PER
RICORDARE IL FRONTE MACEDONE (1916-1919)

Nella locale Sezione della A.N.V.G. si è tenuta una conferenza sulla storia dei soldati italiani che combatterono dal 1916 al '19, in Macedonia.

Tale Corpo di Spedizione costituito da oltre 50.000 soldati era di supporto ai contingenti francesi, inglesi, serbi e greci, schierati in quella regione.

Le truppe alleate impedivano ai tedeschi, austriaci e bulgari di arrivare a Salonicco e quindi il mare Mediterraneo.

Il progetto "Armata d'Oriente" nasce proprio per evitare di dimneticare gli italiani che combatterono in tale settore, in determninante appoggio agli alleati.

La serata e&grave iniziata con l'onore alla Bandiera e proseguita con l'intervento da parte dell'Assessore comunale alla Cultura, la quale ha portato il saluto dell'intera Amministrazione, complimentandosi per l'impegno divulgativo di una pagina di Storia non molto nota.

L'alpino in congedo Gianluigi Ferrari ha ripercorso le tappe del viaggio, che una prima spedizione aveva effettuato lo scorso anno, proprio in quelle localita&grave, che videro protagonisti i soldati italiani.

Il numero di soldati italiani caduti in quel settore si attesta oltre gli 8.300 uomini, sepolti in gra parte nel cimitero Militare di Salonicco.

Purtroppo le foto del Cimitero Militare Italiano non faceva onore al luogo, infestato da erbacce e poco curato; con il portere all'attenzione dell'opinione pubblica proprio questa situazione di degrado, qualcuno ha cominciato a fare il dovuto.

Finalmente anche i nostri Caduti hanno avuto un luogo curato e non abbandonato: ogni tanto alzare un polverone....serve .

In seguito il Prof. Fabio Cotifava dava un'inquadramento storico-militare del settore, in cui le truppe italiane furono destinate a presidiare.

Chiaramente sempre il peggiore settore del fronte, in un primo momento ove era presente la malaria e successivamente in altro settore impervio, dominato dai capisaldi tedeschi.

Il prof. Vincenzo Dalai teneva un dettagliato resoconto delle operazioni che svilupparono i nostri soldati, comprendo e favorendo le truppe francesi, che inevitabilmente si presero la gloria della vittoria riportata.

Tale spedizione ha posato le basi per una successiva fase, sempre con tutti i riconoscimneti di tutte le autorità nazionali e straniere ovviamente,per rintracciare le eventuali sepolture dei nostri soldati, poiche&grave le perdite sono molto superiori alle sepolture attuali.

Da notare che i militari italiani inquadrati in tale Armata, erano prevalentemente richiamati e reduci dai primi sanguinosi combattimenti sul Carso.

Il Gruppo Storico "Penna Nera" ha voluto partecipare a tale serata, portando in esposizione sei manichini con altrettante divise, tra originali e copie, che i soldati italiani hanno vestito durante il primo conflitto mondiale.